PATTO DI NON CONCORRENZA

 

Quanto valgono le tue competenze?

Se da un lato nel contesto competitivo odierno il ruolo dell’intermediazione commerciale è spesso messo in discussione dal peso crescente delle vendite on-line, dall’altro l’inserimento del Patto di non Concorrenza nei mandati di agenzia conferma invece che in alcuni casi l’agente è un “valore aggiunto” per l’azienda.

 

Il Patto di Non Concorrenza è un vero e proprio “contratto nel contratto di agenzia” con il quale la mandante limita la libertà negoziale dell’agente per il periodo successivo all’estinzione del rapporto. Questo perché l’azienda riconosce un valore importante alle competenza dell’agente, alle relazioni che ha costruito e nutrito nel tempo, all’avviamento che ha realizzato. Teme pertanto che l’agente possa diventare un avversario in grado di sottrarre clientela, spazi commerciali e di usare le conoscenze di prodotto acquisite a vantaggio di altri competitors.

 

A seguito di vari interventi legislativi, oggi il Patto di Non Concorrenza post-contrattuale ha delle precise limitazioni nella sua sfera di applicabilità:

 

  • per la sua validità deve essere fatto per iscritto
  • deve riguardare lo stesso ambito territoriale, gli stessi clienti e gli stessi beni oggetto del contratto di agenzia 
  • non può superare la durata di 2 anni dalla cessazione del contratto

 

In più, per i contratti dal 1° giugno 2001 è stato previsto per l’agente il diritto a una indennità a fronte della limitazione della sua libertà contrattuale successivamente alla chiusura del contratto. Remunerazione che deve essere corrisposta alla cessazione del rapporto e non può avere natura provvigionale.

 

Quello che è previsto a livello normativo però non sempre si rispecchia a livello di pattuizioni individuali e ci troviamo molto spesso a visionare mandati in cui il Patto di Non Concorrenza è remunerato in costanza di rapporto e come percentuale della provvigione sul venduto.

E alcuni orientamenti della giurisprudenza ritengono che il pagamento del Patto in corso di rapporto sotto forma di percentuale delle vendite si possa considerare come un anticipo sull’indennità, con il rischio che, a cessazione del mandato, l’agente si possa trovare nella situazione di essere debitore nei confronti della mandante per aver ricevuto più del dovuto.

 

Per questo è fondamentale in fase di sottoscrizione di nuovi mandati far visionare il contratto da consulenti esperti  in materia di agenzia, per evitare criticità in corso o a fine del mandato.

Dott.ssa Amadio Rosaria